La spinta ecologista e l’attenzione verso l’ambiente stanno progressivamente trasformando lo scarto di lavorazione, considerato una costosa problematica da gestire e smaltire per moltissime realtà produttive, come una potenziale “seconda materia prima” e risorsa per nuovi scopi e utilizzi.
Il gruppo di lavoro del professor Stefano Dall’Acqua con la preziosa collaborazione di atenei portoghesi, brasiliani e dell’Univeristà di Camerino ha studiato e caratterizzato la composizione chimica di diversi tipi di scarti agro-alimentari a seguito di varie procedure estrattive. Dalle ricerche condotte è emerso che, per esempio, i gusci delle castagne sono particolarmente ricchi di polifenoli come acido ellagico e derivati dell’acido caffeico, le foglie di una particolare varietà di kiwi presentano un potere antiossidante perfino maggiore del frutto stesso e l’olio essenziale ottenuto dai residui della lavorazione della fibra della canapa è un efficace insetticida naturale. Questi esempi rappresentano solo alcune delle molteplici applicazioni per rivalutare e valorizzare gli scarti a beneficio dell’ambiente e di diverse realtà produttive.
Per saperne di più contattaci al 334 6812046 o invia una mail a nutraceutica@unired.it
Per approfondire: